top of page
Greys logo nero.png

Il prezzo di un messaggio sbagliato.

  • Immagine del redattore: Karly
    Karly
  • 11 lug
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 25 lug

Quando la comunicazione sbaglia (e perché dovremmo imparare dagli errori).

Quante volte hai visto una campagna pubblicitaria e hai pensato: “Geniale! Avrei voluto pensarci io”?

Ma ti sei mai soffermato a guardare quelle che non hanno funzionato?


Nel mondo della comunicazione, non esistono solo case history da manuale per ispirarsi, ma anche esempi clamorosi di strategie sbagliate. Errori che fanno rumore, che indignano, che finiscono sulle prime pagine... ma per i motivi sbagliati.


Perché accade?

A volte basta una parola fuori posto, un’immagine non testata o un’idea troppo “avanti” (o semplicemente fuori fuoco) per trasformare un’ottima intenzione in un disastro comunicativo.

E non si tratta solo di episodi da evitare, ma di preziose lezioni da studiare.



Apple e lo spot “Crush! Quando la creatività schiaccia l’emozione

Nel maggio 2024, Apple lancia uno spot per il nuovo iPad Pro: una pressa idraulica che distrugge strumenti musicali, pennelli, console da gioco, libri, macchine fotografiche.


Il messaggio? Tutta la creatività in un unico dispositivo.

Il risultato? Un boomerang mediatico.

Invece di stupire, indigna: artisti, creativi e utenti si sono sentiti “schiacciati” proprio come gli oggetti nel video.

Apple è costretta a ritirare la campagna dalla TV, mantenendola solo online.

L’innovazione non può permettersi di dimenticare l’emozione. Una campagna visivamente forte può diventare un errore se non considera l’empatia del pubblico.
Spot Apple iPad Pro "Crush"
Spot Apple iPad Pro "Crush"


Kellogg’s e l’idea dei cereali per cena: quando il risparmio diventa insensibilità

In piena crisi inflazionistica, il CEO di Kellogg’s propone un’alternativa “economica” per le famiglie americane: mangiare cereali a cena.

Una frase che suona più come una battuta fuori luogo che una soluzione concreta.

Il pubblico non perdona.


L’indignazione esplode sui social: chi critica la proposta per l’insensibilità sociale, chi invece ha fatto notare come la proposta non rispecchi una dieta equilibrata (visti gli zuccheri nei cereali).

Quando comunichi in tempi difficili,

devi ascoltare prima di parlare. L'empatia non è un optional: è la base di ogni messaggio efficace.
"I cereali al tempo dell’inflazione"
"I cereali al tempo dell’inflazione"


Duolingo e il gufo che muore (e risorge): quando lo storytelling rischia di confondere

Duolingo ha fatto qualcosa di mai visto prima: ha annunciato la morte della sua mascotte, il gufo Duo, per poi “resuscitarlo” con una campagna virale nel giro di poche settimane.


L’effetto? Un mix tra genio e caos.

Alcuni hanno applaudito l’originalità e la capacità di cavalcare l’ironia dei social. Altri hanno parlato di confusione, disorientamento, eccesso di provocazione.

Osare è fondamentale, ma

lo storytelling non può perdere il controllo del messaggio.

Un’identità forte può anche giocare con la sorpresa, ma serve coerenza con i valori del brand.

Screenshot campagna virale di Duolingo
Screenshot campagna virale di Duolingo


Quindi, cosa possiamo imparare?

Le grandi crisi comunicative non nascono mai da un solo errore, ma da una serie di dettagli ignorati: contesto, timing, sensibilità, pubblico.

Ogni passo falso è un’opportunità per rimettere a fuoco il modo in cui un brand parla, ascolta, si posiziona.

La comunicazione efficace non è solo creatività: è strategia, ascolto e consapevolezza.

In Greys Company supportiamo brand e aziende nel costruire messaggi coerenti, rilevanti e capaci di generare valore.


Affidati a noi per una comunicazione che parla davvero al tuo pubblico.

















 
 
 

Commenti


bottom of page
Privacy Policy Cookie Policy Termini e Condizioni