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Black Friday: perché funziona davvero...e cosa insegna alle aziende

  • Immagine del redattore: Karly
    Karly
  • 28 nov
  • Tempo di lettura: 4 min

Ogni anno, a fine novembre, assistiamo alla stessa scena: siti presi d’assalto, carrelli che si riempiono, notifiche di sconti ovunque.


Il Black Friday è diventato un rituale globale, un momento in cui il consumo accelera e le aziende si contendono l’attenzione del pubblico a colpi di offerte e creatività.

Ma il Black Friday non è solo una giornata di sconti:

è un fenomeno di marketing perfettamente orchestrato, capace di rivelare molto sulla psicologia del consumatore, sulla comunicazione e sul modo in cui i brand costruiscono aspettative.

Vediamo quindi come nasce, perché funziona e quali strategie comunicative trasformano questo evento in una grande occasione di brand building.



Da dove nasce il Black Friday?

Le sue radici affondano negli Stati Uniti. La versione più diffusa lo lega al venerdì successivo al Giorno del Ringraziamento: tradizionalmente, il momento in cui i negozi iniziavano la stagione degli acquisti natalizi.

Il primo grande slancio arriva nel 1924, quando i grandi magazzini Macy’s decidono di dare ufficialmente inizio allo shopping natalizio con una serie di sconti straordinari.

L’iniziativa attira migliaia di persone e stabilisce un precedente destinato a crescere nel tempo.

Negli anni ’60 il Black Friday inizia ad acquisire un peso culturale crescente.

A Philadelphia, il termine viene utilizzato dalla polizia per descrivere il caos di traffico e affollamento dei negozi. Solo più tardi assume una connotazione positiva: “black” come i conti in attivo, quando i registri dei negozi passano dal rosso al nero.

Dagli anni ’80 in poi il Black Friday diventa ufficialmente un evento nazionale negli Stati Uniti, fino a trasformarsi in un fenomeno globale che oggi coinvolge praticamente ogni settore, dal tech alla moda, fino ai servizi digitali.



Perché funziona? Psicologia del consumo e leve persuasive

Il Black Friday non funziona semplicemente perché “ci sono gli sconti”.

Funziona perché attiva meccanismi psicologici molto precisi.
1. Scarsità e urgenza

Timer, quantità limitate e formule come “solo per oggi” creano una forte pressione psicologica. Il cervello percepisce la possibilità di perdere un affare come una perdita reale. La fear of missing out resta una delle leve persuasive più potenti.

2. Effetto ancoraggio

Mostrare un prezzo pieno e poi uno scontato amplifica il valore percepito. Anche se l’acquisto non era previsto, l’opportunità appare improvvisamente imperdibile.

3. Appuntamento culturale

Il Black Friday è diventato un rituale sociale: tutti sanno che è il giorno in cui “si compra”. Questo genera aspettativa, senso di partecipazione e confronto con gli altri.

4. Liberazione emotiva

Durante il Black Friday è più facile concedersi un acquisto senza sensi di colpa. La narrativa dell’“occasione irripetibile” riduce le barriere psicologiche e razionalizza la spesa.



La comunicazione del Black Friday: minimalista, diretta,
iper-clear

La comunicazione del Black Friday è ormai un linguaggio visivo riconoscibile:

  • Colori e forme: nero, rosso, bianco. Contrasti forti, layout semplici e impattanti.L’obiettivo è dare priorità al messaggio, non allo stile.

  • Messaggi chiave:

    • Percentuali chiare e dominanti

    • Verbi d’azione

    • Urgenza

    • Massima leggibilità

Il Black Friday non è il momento della complessità narrativa: è il momento della semplicità strategica.

  • Tono: è diretto, urgente, performativo. I verbi all’imperativo non lasciano spazio all’indecisione: “Vai”, “Approfitta”, “È il momento”.

  • Branding: molti brand si limitano a seguire il flusso degli sconti, perdendo coerenza.Quelli più efficaci, invece, mantengono identità visiva, tono e stile anche all’interno della cornice del Black Friday. Questo crea riconoscibilità e rafforza la fiducia.

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Cosa può imparare un’azienda dal Black Friday?

Non serve aspettare novembre per applicare i principi che rendono il Black Friday così efficace.

Ci sono strategie universali che migliorano ogni tipo di campagna.

1. Creare attesa:

Un evento funziona se lavora sulla previsione, non solo sull’azione finale.

2. Comunicare con estrema chiarezza

Messaggi leggibili, immediati, coerenti: questo è ciò che converte.

3. Usare leve psicologiche con responsabilità

Scarsità, ancoraggio, social proof funzionano, ma vanno gestiti in modo etico.

4. Rendere l’esperienza facile

Landing page snelle, percorsi di acquisto lineari, informazioni trasparenti.

5. Raccontare anche quando si parla di sconti

Le persone non si legano ai numeri, ma al senso dietro quei numeri.




Alcuni esempi pratici di campagne ben riuscite:

Amazon – Countdown Deals

Amazon ha trasformato il Black Friday in un ecosistema di offerte progressive, avviando sconti e “Lightning Deals” già settimane prima del giorno ufficiale.

Perché funziona:

  • crea attesa continua

  • sfrutta urgenza e quantità limitate

  • comunica in modo estremamente chiaro e coerente

Amazon è riuscita a trasformare il Black Friday in un vero evento narrativo.


Apple – Black Friday Gift Card Event

Apple evita sconti eccessivi, per preservare il valore premium del brand. Nel Black Friday propone gift card legate all’acquisto di determinati prodotti.

Perché funziona:

  • mantiene intatto il posizionamento premium

  • offre comunque un vantaggio concreto al consumatore

  • comunica con un design minimal ed elegante, coerente all’identità del brand

Apple dimostra che non serve abbassare i prezzi per essere competitivi: basta offrire valore aggiunto.


Patagonia – “Don’t Buy This Jacket”

Patagonia ha scelto volontariamente una direzione opposta. La sua campagna invitava i consumatori a comprare di meno e a riflettere sull’impatto delle proprie scelte.

Perché ha funzionato:

  • messaggio controcorrente e coraggioso

  • assoluta coerenza con i valori del brand: sostenibilità e anti-consumismo

  • enorme risonanza mediatica e passaparola

In questo caso la credibilità del brand ha avuto più forza di qualsiasi sconto.


Il Black Friday è molto più di un giorno di sconti: è un case study su come comunicazione, psicologia e strategia di brand possano convergere per creare un fenomeno globale.

Ogni azienda può trarre ispirazione da questo mix, adattandolo alle proprie campagne durante tutto l’anno.



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In Greys Company progettiamo strategie di marketing e identità visive che parlano alle persone, lavorando su emozioni, percezioni e comportamenti.


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