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Il Marketing Immersivo: quando l’esperienza diventa il nuovo linguaggio dei brand

  • Immagine del redattore: Karly
    Karly
  • 10 ott
  • Tempo di lettura: 3 min

Negli ultimi anni il rapporto tra consumatori e brand è cambiato radicalmente.

Non si parla più solo di pubblicità o promozione:

oggi i marchi cercano di creare esperienze immersive, capaci di coinvolgere i clienti su più livelli, fondendo reale e digitale.

Questo approccio prende il nome di marketing immersivo ed è una delle tendenze più rilevanti del panorama attuale, soprattutto in un contesto in cui le nuove generazioni, nate e cresciute in un mondo già digitale, sono alla ricerca di interazioni sempre più dinamiche e personalizzate.



Dallo scrolling infinito alle esperienze immersive

La generazione Z e i nuovi nativi digitali sono abituati a contenuti brevi, veloci e interattivi.

Basti pensare al successo di TikTok o Instagram Reels, dove i video verticali brevi dominano il consumo di contenuti.


Questa modalità non è solo intrattenimento: è una forma di esperienza immersiva continua, che mantiene l’utente agganciato a un flusso narrativo potenzialmente infinito.


Anche l’e-commerce ha subito questa trasformazione. Non si tratta più solo di comprare prodotti online: oggi troviamo chat in tempo reale, video interattivi, esperienze di prova virtuali e persino la possibilità di testare un prodotto in 3D prima dell’acquisto.


Secondo un report di Accenture (2023), il 64% dei consumatori dichiara di volere brand che offrano esperienze sempre più personalizzate e coinvolgenti, sia online che offline.



Il ruolo della pandemia

La pandemia ha accelerato la transizione verso il digitale, spingendo eventi, acquisti e interazioni su piattaforme online. Allo stesso tempo, ha aperto la strada a una nuova esigenza: arricchire le interazioni fisiche con le tecnologie digitali.È qui che entrano in gioco due strumenti chiave del marketing immersivo:

  • Realtà aumentata (AR): integra elementi digitali all’interno del mondo reale.

    Pensiamo a filtri Instagram, provatori virtuali di abiti o make-up (L’Oréal, Sephora), oppure alla possibilità di vedere come un mobile IKEA starebbe nel nostro salotto direttamente tramite smartphone.

  • Realtà virtuale (VR): crea ambienti digitali completamente immersivi, indipendenti dal mondo fisico. Marchi come Volvo e BMW hanno sperimentato test drive virtuali, mentre il New York Times ha utilizzato VR per trasformare il giornalismo in storytelling emozionale.

Queste tecnologie rientrano nel più ampio concetto di XR (Extended Reality), ossia la fusione tra reale e digitale per creare esperienze senza confini.

Esempio di marketing con realtà aumentata di Ikea.
Esempio di marketing con realtà aumentata di Ikea.


Marketing omnicanale e customer journey

Il marketing immersivo si intreccia con il concetto di omnicanalità.Oggi i consumatori si muovono fluidamente tra canali online e offline: scoprono un prodotto su TikTok, lo provano in un punto vendita fisico, lo acquistano tramite app, e poi ne condividono l’esperienza sui social.


Il ruolo dei brand è garantire una customer experience coerente in ogni touchpoint.

Secondo Harvard Business Review, i clienti omnicanale spendono in media il 10% in più rispetto a quelli monocanale e hanno un tasso di fidelizzazione più alto.



Le tecnologie chiave del Marketing 6.0

Il marketing immersivo si inserisce in un paradigma più ampio, definito Marketing 6.0 (Kotler, 2022), basato sull’integrazione tra valori umani e tecnologie avanzate.


Le principali leve sono:

  • Internet of Things (IoT): prodotti connessi che dialogano tra loro e con l’utente.

  • Intelligenza Artificiale (AI): personalizzazione dei contenuti, chatbot, analisi predittiva.

  • Spatial Computing: fusione tra mondo fisico e digitale in tempo reale.

  • Realtà aumentata e realtà virtuale (AR/VR): esperienze immersive che arricchiscono il percorso d’acquisto.



Il metaverso come nuova frontiera

Un capitolo a parte è rappresentato dal metaverso.

Nonostante il clamore iniziale si sia ridimensionato, rimane una piattaforma di sperimentazione con enormi potenzialità per i brand.


Da Nike a Gucci, passando per Balenciaga e Fortnite, sempre più marchi hanno scelto di investire in mondi virtuali per raggiungere target più giovani e tech-savvy.

Il metaverso, attraverso VR e ambienti digitali condivisi, non è solo intrattenimento:

rappresenta una nuova forma di economia e socialità, con spazi per shopping, eventi e interazioni personalizzate.

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Perché il marketing immersivo è il futuro

Il marketing immersivo non è una moda passeggera, ma una risposta a un’esigenza reale: quella di vivere esperienze autentiche, coinvolgenti e memorabili con i brand.


Un’esperienza immersiva ben progettata permette di:

  • Rafforzare l’identità del brand e la sua memorabilità.

  • Aumentare l’engagement e il tempo di interazione.

  • Creare un legame emotivo più forte con i consumatori.

  • Migliorare la customer experience, lungo tutto il percorso d’acquisto.


Come sempre, la differenza non la fanno solo le tecnologie, ma la capacità dei brand di usarle per raccontare storie, emozionare e costruire relazioni durature.


Il marketing del futuro non sarà più solo comunicazione, ma esperienza.

Ed è proprio nell’esperienza che i consumatori troveranno la chiave per scegliere, e ricordare, un brand rispetto a un altro.



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