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Il Brand Activism

  • Immagine del redattore: Karly
    Karly
  • 25 apr
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 26 apr

E se il brand che sostieni potesse cambiare il mondo?

Negli ultimi anni, i brand non possono più permettersi di restare neutrali di fronte alle grandi questioni sociali, ambientali o politiche.

In un panorama culturale in continua evoluzione, le persone si aspettano che le aziende prendano posizione, dimostrando attraverso azioni concrete i valori in cui credono.

Nike Equality campaign
Nike Equality campaign

È in questo contesto che nasce e si sviluppa il Brand Activism, inteso come l’impegno autentico e dichiarato da parte dei marchi su tematiche rilevanti per la collettività.


Un marchio può fare la differenza solo se le sue azioni parlano più delle parole.

Il Brand Activism rappresenta una forma di attivismo condotta da aziende e organizzazioni che decidono di schierarsi apertamente su questioni sociali, civili o ambientali, assumendo un ruolo attivo nella promozione di valori etici e nell’attuazione di iniziative coerenti con la propria identità aziendale.


Questa scelta non si limita a una strategia di marketing, ma diventa parte integrante del posizionamento di marca e della sua reputazione.

Il Brand Activism può manifestarsi attraverso campagne pubblicitarie che affrontano tematiche sensibili, dichiarazioni pubbliche da parte dei vertici aziendali, partnership con ONG o associazioni, donazioni, iniziative locali o scelte produttive sostenibili.


Ogni azione deve essere coerente con la visione del brand. Altrimenti, rischia di sembrare opportunistica e inefficace, se non addirittura dannosa. Questo è particolarmente vero oggi, in un’epoca in cui il pubblico è sempre più attento, informato e sensibile al rischio di fenomeni come il greenwashing o il woke-washing.


Le nuove generazioni, in particolare i Millennials e la Gen Z, si aspettano un impegno concreto da parte delle aziende.

Non si accontentano più della qualità o del suo prezzo competitivo di un prodotto. Vogliono riconoscersi nei valori del marchio e sapere che le loro scelte di consumo contribuiscono a un cambiamento positivo.


I consumatori di oggi non si accontentano più di un buon prodotto. Vogliono sapere che stanno contribuendo a qualcosa di più grande.

In questa prospettiva, il Brand Activism si trasforma in uno strumento potentissimo per rafforzare l’identità aziendale, aumentare la fiducia del pubblico e creare un legame profondo con i propri clienti.

Secondo una ricerca condotta da Novamont in collaborazione con Nielsen, il 75% dei consumatori italiani è disposto a pagare di più per un prodotto, se ha la certezza che questo sia stato realizzato in modo sostenibile, soprattutto per quanto riguarda il packaging e i processi produttivi.


Diventa, quindi, un elemento strategico per distinguersi in un mercato saturo e competitivo, posizionandosi come un riferimento valoriale, oltre che commerciale.


Tra gli obiettivi principali di questa pratica vi sono la differenziazione dalla concorrenza, la costruzione di una reputazione solida e la creazione di un coinvolgimento emotivo verso il brand.


Patagonia Environmental + Social Initiatives 2018
Patagonia Environmental + Social Initiatives 2018

Un esempio emblematico di Brand Activism coerente e duraturo è quello di Patagonia, azienda americana specializzata in abbigliamento outdoor, fondata dallo scalatore e ambientalista Yvon Chouinard.


Patagonia ha sempre avuto come missione la difesa dell’ambiente, tanto da arrivare nel 2022 a cedere il 98% delle sue quote a un trust ambientale e a organizzazioni no profit, mentre il restante 2% è rimasto alla società operativa.


Ogni centesimo di profitto che non viene reinvestito nell’azienda è destinato a sostenere iniziative contro il cambiamento climatico, con un nuovo motto che recita: “Il nostro unico azionista è il pianeta Terra.”

Questo tipo di scelta ha rafforzato la reputazione dell’azienda agli occhi del pubblico, rendendola un modello di riferimento a livello globale.


Il Brand Activism, dunque, funziona, ma a condizione che sia credibile, coerente e radicato nella cultura aziendale.


Il brand activism non è un trend: è il futuro di come le aziende interagiscono con il mondo.

I benefici sono dunque reali e misurabili in termini di fedeltà al marchio, fiducia, reputazione e soprattutto nella capacità di attrarre un pubblico sempre più esigente e consapevole.

Oggi non si compra più solo un prodotto ma si compra ciò che quel prodotto rappresenta, si preferisce scegliere la visione del mondo che quel brand incarna.


Per questo motivo, il Brand Activism non può essere improvvisato, deve essere il risultato di una scelta consapevole, autentica e profonda, che coinvolge tutti i livelli dell’impresa, dalla produzione alla comunicazione, dal management alla cultura interna.


Ogni scelta che fa un brand racconta la sua storia: cosa stai raccontando con le tue?

Noi siamo fermamente convinti che l’azione concreta parli più delle parole. Per questo motivo, sosteniamo attivamente 4ocean, un’iniziativa che combatte l’inquinamento da plastica negli oceani, e AATA (Archangel Ancient Tree Archive) per piantare alberi, contribuendo alla riforestazione e alla protezione del nostro pianeta.


Scopri come il tuo brand può fare la differenza: inizia a costruire il tuo impegno oggi.

 
 
 

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